Performance Operative e Finanziarie di Stellantis (Gennaio – Ottobre 2025)
Performance Operative e Finanziarie di Stellantis (Gennaio – Ottobre 2025)
PRESENTAZIONE GRAFICA: https://gemini.google.com/share/14155e264a3d
I. Contesto e Sintesi Analitica
Il periodo che va da Gennaio a Ottobre 2025 si configura come una fase di profonda dicotomia per il Gruppo Stellantis, caratterizzata da un primo semestre (H1) di significativa difficoltà finanziaria e operativa, immediatamente seguito da un terzo trimestre (Q3) che ha visto una marcata inversione di tendenza sul fronte volumetrico delle spedizioni. L'analisi richiede una distinzione cruciale tra i dati di immatricolazione (domanda effettiva e quota di mercato) e i dati di spedizione (volume per il riconoscimento dei ricavi).
Sintesi delle Conclusioni Operative e Finanziarie
Il contesto temporale è stato dominato da una debolezza prolungata nell'H1 2025, con un deterioramento finanziario che ha avuto il suo apice nel passaggio a una Perdita Netta di (€2.3) miliardi.1 Questo risultato contrasta nettamente con l'utile netto registrato nell'H1 2024 e riflette un calo dei Ricavi Netti del -13% su base annua (Y-o-Y), in parte dovuto a oneri non ricorrenti pari a €3.3 miliardi.1
A fronte di questo scenario finanziario critico, il Gruppo ha mostrato una risposta operativa robusta nel Terzo Trimestre (Q3). Le spedizioni consolidate stimate per il Q3 2025 hanno raggiunto 1.3 milioni di unità, segnando una crescita significativa del +13% Y-o-Y.3 Questo rimbalzo è stato trainato in modo preponderante dal Nord America (+35% Y-o-Y) e sostenuto dall'Enlarged Europe (+8% Y-o-Y) 3, ed è essenziale per sostenere la guidance di recupero nel Secondo Semestre (H2).
Dal punto di vista della domanda reale, le immatricolazioni complessive in Europa (UE30) hanno mostrato una flessione strutturale nel primo semestre (-9.1%).5 Tuttavia, mercati chiave come l'Italia hanno manifestato una ripresa eccezionale e reattiva a Settembre, con le immatricolazioni del Gruppo in crescita del +15.4% 6, sebbene questo rimbalzo segua mesi di declino acuto (ad esempio, -14.7% a Febbraio).6
Punti di Nuance e Rischio
La ripresa volumetrica del Q3 è primariamente basata sull’aumento delle spedizioni e sulla normalizzazione delle dinamiche di inventario in Nord America.3 La domanda effettiva (misurata dalle immatricolazioni) in Europa ha manifestato una pressione strutturale in H1, che il Gruppo sta cercando di mitigare tramite il rapido lancio dei nuovi modelli "Smart Car".3
La guidance finanziaria per H2 2025, che prevede un miglioramento dei flussi di cassa e un margine AOI nelle "low-single-digits" (basse singole cifre percentuali) 2, evidenzia che, nonostante la spinta dei volumi, il pricing power del Gruppo è rimasto debole, con un calo del 2% nel primo semestre.2 Il successo finanziario del 2025 dipenderà interamente dalla capacità di convertire l'aumento delle spedizioni del Q3 in margini operativi netti in H2, neutralizzando il peso della perdita netta accumulata in H1.
II. Contesto Settoriale 2025: Pressione Macroeconomica e Transizione
Il 2025 per il settore automobilistico è stato caratterizzato da una complessa interazione tra incertezza economica, forte pressione competitiva e una transizione energetica disomogenea tra i diversi mercati.
Analisi del Mercato Auto Europeo e Italiano
Nel complesso, il mercato europeo delle autovetture (ACEA) ha manifestato una contrazione nell'H1 2025, registrando un calo complessivo dell'1%.5 Questa stagnazione riflette una combinazione di fattori, tra cui l'inflazione persistente che influenza la spesa dei consumatori, la riduzione degli incentivi governativi in alcuni paesi chiave per i veicoli elettrici a batteria (BEV) e l'acuirsi della competizione da parte di produttori non europei.
L'Italia, mercato domestico cruciale per Stellantis, ha aperto l'anno in modo negativo. A Gennaio 2025, sono state immatricolate 133.692 vetture, segnando un calo del -5.9% rispetto a Gennaio 2024.7 Le previsioni per l'intero 2025 in Italia indicano una possibile chiusura a 1.550.000 immatricolazioni, il che rappresenterebbe un ulteriore calo, sebbene marginale, dello 0.6% rispetto al 2024.7 Questo volume resta inferiore di oltre il 19% rispetto ai livelli pre-Covid del 2019, sottolineando la persistente debolezza strutturale del mercato italiano.7
Insight di Second'Ordine: L'Impatto dei Nuovi Modelli "Smart Car"
Un elemento chiave della performance operativa di Stellantis nel Q3 2025 è stato il contributo dei nuovi veicoli. La crescita delle spedizioni nell'Enlarged Europe, che ha visto un aumento dell'8% nel Q3 3, è stata specificamente attribuita all'avvio della produzione di quattro nuovi modelli B-segment basati sulla piattaforma "Smart Car".3
Questi nuovi nameplates—Citroën C3, Citroën C3 Aircross, Opel Frontera e Fiat Grande Panda—non erano in produzione nello stesso periodo dell'anno precedente e rappresentano una leva strategica per il recupero volumetrico.3 La debolezza dei volumi registrata nel primo semestre, che ha pressurizzato i ricavi e i margini, è stata affrontata con l'accelerazione dei lanci di questi modelli a prezzi più competitivi, mirati a stimolare la domanda nel cruciale B-segment e a incrementare le spedizioni nel Q3 e Q4. Pertanto, la capacità di Stellantis di invertire la tendenza in Europa nel 2025 dipende criticamente dal successo commerciale e dalla scalabilità produttiva di questa nuova gamma di veicoli.
III. Analisi Operativa Dettagliata: Immatricolazioni (Registrations) e Spedizioni (Shipments)
L'analisi operativa per il periodo Gennaio-Ottobre 2025 rivela una netta differenza tra l'andamento della domanda (registrazioni) nell'H1 e la risposta del Gruppo sul fronte dell'offerta (spedizioni) nel Q3.
A. Immatricolazioni Cumulate Totali del Gruppo (UE30: Gennaio – Agosto/Settembre 2025)
I dati cumulati ACEA/Stellantis indicano che il Gruppo ha superato la soglia di 1.650.000 immatricolazioni nell'area UE30 a fine Agosto 2025.9 Tuttavia, il dato del primo semestre evidenzia una tendenza negativa significativa nella domanda effettiva.
Nell'H1 2025, le immatricolazioni totali di Stellantis in Europa sono state pari a 1,040,902 unità, registrando una contrazione del -9.1% Y-o-Y.5 Questa performance è la più debole tra i principali gruppi automobilistici in Europa, specialmente se confrontata con la crescita registrata dal Gruppo Volkswagen (+2.3%) e dal Gruppo Renault (+5.4%).5
Il calo strutturale in Europa è attribuibile al forte declino di alcuni marchi ad alto volume, in particolare Fiat, che ha registrato un crollo del -23.7%, e Lancia/Chrysler, che è scesa del -73.8%.5 Anche i marchi principali Opel/Vauxhall e Citroen hanno subito flessioni rispettivamente del -12.2% e del -14.9%.5 A bilanciare parzialmente questa tendenza sono stati i risultati positivi di Peugeot (+5.2%) e il recupero notevole di Alfa Romeo (+33.3%).5
B. Confronto Geografico: Differenze tra Europa (UE30) e Italia
L'andamento delle immatricolazioni in Italia ha mostrato una volatilità molto più accentuata rispetto alla media europea, fungendo da cartina di tornasole della sensibilità del Gruppo alle condizioni di mercato e agli stimoli.
1. Analisi Europa (UE30) YTD: Debolezza Strutturale
La contrazione del -9.1% nelle registrazioni in H1 5 suggerisce una perdita di quota di mercato in un contesto di mercato solo leggermente negativo. Tuttavia, la performance ha mostrato segnali di inversione nel Q3, con una crescita delle spedizioni nell'Enlarged Europe dell'8% 3 e un aumento delle immatricolazioni nell'UE ad Agosto del +3.4%.10 Questo suggerisce che l'effetto dei nuovi modelli e delle campagne di vendita ha iniziato a farsi sentire alla fine dell'estate.
2. Analisi Italia (Mercato Domestico): Forte Volatilità
Il mercato italiano per Stellantis ha attraversato un periodo estremamente negativo all'inizio dell'anno, con cali significativi come il -14.7% registrato a Febbraio e il -8% a Maggio.6
Il punto di inversione si è verificato a Settembre 2025. In quel mese, le immatricolazioni del Gruppo in Italia sono state superiori a 34mila unità, registrando un incremento spettacolare del +15.4% Y-o-Y rispetto alle 29,5mila unità vendute a Settembre 2024.6 Di conseguenza, la quota di mercato di Stellantis in Italia a Settembre si è attestata al 26.88%.6
Il Delta tra l'andamento strutturalmente negativo nel primo semestre in Europa (-9.1%) e il robusto rimbalzo di Settembre in Italia (+15.4%) dimostra la dipendenza critica di Stellantis dal mercato domestico e la sua notevole capacità di reazione, spesso facilitata dal posizionamento dei modelli più venduti (come la Fiat Panda).7
Spedizioni (Shipments) vs. Immatricolazioni (Registrations): La Proiezione del Volume
L'osservazione della discrepanza tra il declino delle registrazioni in Europa nell'H1 e il forte aumento delle spedizioni nel Q3 (+13% globale, +8% Europa) suggerisce che il Gruppo ha intrapreso un'azione decisiva sull'offerta. Le spedizioni sono il volume di veicoli consegnati ai concessionari o ai clienti, il che determina il riconoscimento dei ricavi.3
Questo aumento volumetrico nel Q3 suggerisce che la strategia è stata orientata alla ricostituzione degli inventari, soprattutto in Nord America (dove la crescita è stata del 35% Y-o-Y, in gran parte grazie alla normalizzazione degli inventari e alle prime consegne del Ram 1500 HEMI V8) 3, e al posizionamento rapido dei nuovi modelli europei (B-segment) nel canale di distribuzione.3 Sebbene cruciale per il recupero dei ricavi, l'incremento delle spedizioni non garantisce automaticamente una domanda finale sostenuta, sollevando la questione della saturazione del canale, specialmente se il pricing power continua a essere sotto pressione.
IV. Analisi Finanziaria e Tasso di Variazione
L'analisi finanziaria è netta: nel primo semestre 2025, Stellantis stava perdendo denaro, ma le proiezioni e i dati di spedizione del Q3 indicano una forte spinta per recuperare la redditività nella seconda metà dell'anno.
A. Performance Economica del Primo Semestre (H1 2025)
Nel primo semestre del 2025, Stellantis ha affrontato venti contrari esterni e ha registrato un marcato calo delle performance finanziarie.
1. Ricavi Netti e Tasso di Variazione
I Ricavi Netti sono stati di €74.3 miliardi. Il tasso di variazione è stato negativo, pari al -13% Y-o-Y rispetto all'H1 2024.1 Questa flessione è stata guidata dal calo delle spedizioni consolidate del 7% 2, principalmente dovuto ai declini registrati in Nord America e Enlarged Europe.1 Inoltre, il pricing medio del Gruppo è sceso del 2% nell'H1 2025, segnalando una pressione competitiva che ha eroso ulteriormente il valore dei ricavi.2
2. Utile/Perdita Netta e Tasso di Variazione
L'indicatore più critico del primo semestre è stata la registrazione di una Perdita Netta di (€2.3) miliardi.1
Per valutare il tasso di variazione, si deve confrontare questo risultato con l'utile netto di €5.6 miliardi registrato nell'H1 2024. Il Gruppo ha subito un deterioramento della redditività netta pari a €7.9 miliardi su base Y-o-Y. La perdita non è stata principalmente causata da un crollo del margine operativo (l'AOI è stato di €540 milioni, con un margine di 70 punti base) 2, ma è stata generata in gran parte da €3.3 miliardi di oneri netti (net charges) esclusi dall'Adjusted Operating Income (AOI).1 Questi oneri non ricorrenti, spesso legati a ristrutturazioni o svalutazioni, sono stati il fattore determinante che ha spinto il risultato netto in territorio negativo.
3. Flusso di Cassa Industriale
Il Flusso di Cassa Industriale Libero (Industrial Free Cash Flow) ha registrato un outflow di (€3.0) miliardi.1 Questo deflusso è avvenuto perché la generazione di AOI, già modesta, non è stata sufficiente a compensare integralmente le spese in conto capitale (CapEx) e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&D) effettuati nell'H1 2025.1
B. Stime Finanziarie e Prospettive per il Secondo Semestre (H2 2025)
Il Gruppo ha risposto al deterioramento di H1 con una chiara strategia di recupero basata sull'accelerazione dei volumi nel Terzo Trimestre. Le spedizioni stimate di 1.3 milioni di unità nel Q3 (+13% Y-o-Y) sono la base su cui poggia la guidance per H2.3
Prospettive di Redditività
Le aspettative finanziarie per H2 2025 includono un aumento dei ricavi netti su base semestre su semestre (H-o-H).2 Soprattutto, il management ha previsto un recupero del margine AOI, atteso stabilizzarsi nelle "low-single-digits" (basse singole cifre percentuali).2
Questo miglioramento del margine AOI, pur rimanendo contenuto, rappresenterebbe un tasso di variazione positivo e cruciale rispetto al margine AOI di 0.7% (70 punti base) raggiunto in H1 2025.2 Inoltre, è atteso un miglioramento significativo nel flusso di cassa industriale rispetto all'outflow registrato nel primo semestre.2
La Qualità della Ripresa Volumetrica e il Margine
Il recupero volumetrico del Q3 è fondamentalmente guidato dalla regione Nord America (+35% spedizioni) 4, che storicamente genera i margini operativi più elevati per il Gruppo. Questo impulso è vitale per superare la debolezza del primo semestre.
Tuttavia, la pressione sui prezzi (-2% di calo nel pricing in H1) 2 rappresenta un rischio strutturale. Se la competizione dovesse persistere nel Q4, costringendo il Gruppo a mantenere gli sconti o a vendere un mix di prodotti meno redditizio, l'aumento dei volumi registrato nel Q3 potrebbe non tradursi in un margine AOI sufficientemente robusto. Per trasformare il previsto margine AOI nelle low-single-digits in un utile netto significativo in H2, è indispensabile che Stellantis continui a implementare un rigoroso controllo dei costi e a capitalizzare sulle economie di scala generate dalle nuove piattaforme globali.
V. Implicazioni Strategiche e Prospettive (Oltre il 15 Ottobre 2025)
L'analisi del periodo Gennaio-Ottobre 2025 evidenzia che Stellantis ha intrapreso una complessa manovra di correzione per superare una crisi di redditività temporanea, ma significativa. Le implicazioni strategiche per il resto dell'anno e l'inizio del 2026 sono chiare.
Il Ruolo dell'Elettrificazione e Innovazione
La spinta data alla crescita europea del Q3 attraverso i nuovi veicoli B-segment 3 è strategicamente orientata verso l'elettrificazione. Questi modelli sono basati su piattaforme che supportano diverse opzioni di propulsione, cruciale per il Gruppo che mira a crescere nel segmento ibrido (sia Plug-in Hybrid Electric Vehicles, PHEV, che Hybrid Electric Vehicles, HEV).9 Questo è un fattore di differenziazione critico, specialmente in Italia, dove l'adozione dei BEV è ancora in ritardo (5.16% quota di mercato YTD Marzo).11 Il successo a lungo termine in Europa dipenderà dalla capacità di bilanciare volumi e margini in questa transizione energetica.
Dipendenza e Vulnerabilità Geografica
Sebbene la crescita delle spedizioni nell'Enlarged Europe (+8% Q3) sia un segnale positivo, il forte rimbalzo volumetrico complessivo del Q3 è stato dominato dal Nord America (+35% Y-o-Y).4 Questo rafforza l'esposizione finanziaria del Gruppo alle dinamiche del mercato nordamericano. La performance dei ricavi e la capacità di generare utili netti in H2 saranno fortemente correlate alla redditività mantenuta in Nord America, un fattore che attenua la debolezza strutturale persistente in termini di immatricolazioni in alcune aree dell'Europa.
Proiezione di Redditività: Il Bilancio H2 2025
Il punto critico finanziario per Stellantis è la necessità di recuperare l'Utile Netto dopo la perdita di €2.3 miliardi subita in H1. La forte ripresa delle spedizioni di Q3 rappresenta il volume necessario per incrementare i ricavi, ma questo volume deve essere sostenuto da margini operativi solidi.
Per chiudere l'anno in utile (o limitare drasticamente la perdita annuale), l'incremento delle spedizioni deve tradursi in un margine AOI mantenuto al di sopra delle "low-single-digits" previste per H2.2 Il successo del turnaround finanziario dipenderà dalla duplice capacità di Stellantis di ripristinare il proprio pricing power, magari attraverso un mix di vendita più ricco (guidato da nuovi modelli e veicoli premium come Alfa Romeo), e di mantenere il controllo rigoroso sui costi operativi e non ricorrenti. La modesta guidance di AOI per H2 suggerisce che i margini per l'anno 2025 nel suo complesso rimarranno sotto forte pressione e lontani dai livelli storici.














